Francia, casi di trombosi tra pazienti più anziani dopo la vaccinazione con AstraZeneca. I dati saranno trasmessi all’Ema per un’analisi.
Arriva dalla Francia il nuovo allarme legato ad AstraZeneca e ai casi di trombosi: le autorità sanitarie francesi hanno comunicato di aver registrato una serie di eventi avversi gravi tra soggetti con più di 60 anni di età, quindi al di sopra di quella che era considerata come una sorta di soglia di sicurezza per la somministrazione del vaccino.
AstraZeneca, in Francia casi di trombosi tra pazienti più anziani
Tra i nuovi casi di trombosi registrati in Francia tra il 2 e l’8 aprile ci sono anche soggetti con età superiore ai 62 anni. Per la precisione nove eventi avversi hanno interessato 4 donne e 5 uomini: l’età media si attesta intorno ai 62 anni. Quindi si tratta di eventi avversi registrati anche tra la popolazione anziana. I dati sono stati comunicati dall’Ansm, l’Agenzia del farmaco francese.
Dall’inizio della campagna di vaccinazione sono stati registrati 23 eventi avversi tra casi di trombosi e problemi di coagulazione del sangue. I decessi registrati sono invece 8. Il tutto a fronte di 2.725.000 dosi somministrate.
I dati trasmessi all’Ema
Le autorità francesi presenteranno i casi all’Ema. Nella sua ultima valutazione sul vaccino, l’Ema ha definito AstraZeneca sicuro ed efficace. In seguito alla valutazione molti Paesi hanno deciso di procedere con la somministrazione del vaccino a persone over 60. In Italia la somministrazione a questi soggetti è prioritaria, non esclusiva. Significa che il vaccino può essere somministrato anche ad under 60. La raccomandazione di somministrare il vaccino agli over 60 era nata dal fatto che tra le persone più anziane gli eventi avversi erano inferiori all’atteso. In poche parole si erano registrati meno eventi avversi di quanti ne erano stati preventivati. Ora i nuovi dati provenienti dalla Francia potrebbero cambiare ancora una volta le carte in tavola. Complicando e rallentando la campagna di vaccinazione.